Chiude con un bilancio positivo la prima edizione di Risate in Ballo Show.
Successo e affluenza di pubblico oltre le aspettative per gli organizzatori di Risate in Ballo Show. Qualche dubbio per il periodo di ferie e per la location, un area verde confinata nella periferia est della capitale, invece la partecipazione si è materializzata subito fin dalla prima sera quella di venerdì 5 luglio.
La straordinaria performance di Marco Passiglia con lo spettacolo “Basta poco” ha regalato ai presenti un’ora e trenta minuti di comicità esilarante. Tre sere dicevamo, la seconda con Gianluca Giugliarelli altro pezzo da novanta della comicità romana in “Scusate le spalle”, e l’ultima con il poliedrico Gianfranco Phino, presentatore per le prime due serate e attore, comico e cantante straordinario in quella di chiusura.
Commenti unanimi degli spettatori sulla qualità degli artisti inseriti nel programma dal Direttore Artistico Valentino Fanelli, finanche gli Akira Manera grazie la loro musicalità world hanno di fatto rapito tutto il pubblico presente domenica 7 luglio.
Cittadini coinvolti totalmente non solo dai bravi comici e per la bella musica curata dai Dj Fabri&Sciascia, ma anche dalla finalità di Risate in Ballo Show. Infatti l’iniziativa realizzata a scopo benefico ha adottato il “Progetto Aurora” dell’omonima associazione Aurora Tomaselli. Il presidente Roberto Tomaselli ha raccontato i successi della ricerca scientifica avuti studiando le proprietà benefiche dell’Agave, appunto una pianta medicinale, capace sembra, di fermare l’aggressività dei sarcomi, linfomi e osteosarcomi. Al momento lo studio, unico al mondo peraltro eseguito al Regina Elena di Roma è ancora nella fase in vitro, e l’Associazione Tomaselli che sostiene questa ricerca fin dal 2007 visti gli straordinari risultati, punta ora al riconoscimento di un protocollo per giungere alla sperimentazione sull’uomo. Così grazie al contributo di tutti nelle tre serate di Risate in Ballo Show, sono stati raccolti 845 Euro che verranno utilizzati per sovvenzionare una borsa di studio di 14.000 Euro, annualmente erogata ad una ricercatrice dell’Istituto nazionale Tumori Regina Elena di Roma .
Doppio successo quindi per questa manifestazione, partita in sordina i cui echi però sono giunti in tutta la città di Roma. Ora la seconda edizione sarà d’obbligo.